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Visco: i cambiamenti climatici minacciano seriamente l’economia e la finanza italiana

Secondo il governatore di Bankitalia, l'aumento delle temperature mette a serio rischio la capacità produttiva del Paese

I cambiamenti climatici, in Italia, hanno un impatto devastante non soltanto sull’ambiente, ma anche sull’economia e sulla finanza. Lo afferma Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, dicendo che il climate change rappresenta un pericolo enorme per «l’economia reale e la stabilità del settore finanziario». Visco lo ha affermato in occasione dell’apertura del Festival dello sviluppo sostenibile, la cui terza edizione si è tenuta a Roma. I cambiamenti climatici «pongono nuovi rischi per l’economia reale e per la stabilità del settore finanziario», afferma, precisando come con l’aumento delle temperature «l’Italia sarà la nazione europea più esposta ai danni legati all’esondazione dei fiumi». Ecco quindi che «il progressivo aumento delle temperature potrebbe influire in modo permanente sulle capacità produttive del paese».

Visco aggiunge poi che in Italia «l’interesse espresso dai risparmiatori per la finanza sostenibile è significativo, ma l’offerta di prodotti non è ancora sufficiente a soddisfare la domanda: vi è spazio per nuovi progetti da finanziare, servono strumenti adeguati sui quali investire ed è fondamentale la capacità delle imprese di fornire le informazioni necessarie sulla sostenibilità delle proprie attività».

«Gli effetti dei cambiamenti climatici sull’economia reale – sostiene il governatore – possono propagarsi al settore finanziario attraverso diversi canali». E spiega, in particolare, che le catastrofi naturali «interrompono le funzioni produttive delle imprese e delle famiglie, aumentandone la vulnerabilità finanziaria, riducendo il valore delle attività date in garanzia per ottenere credito e rendendo più complesso il rimborso dei prestiti».

Visco non manca di sottolineare come «i maggiori rischi dovuti ai cambiamenti climatici potrebbero indurre le banche a restringere il credito nei confronti dei soggetti localizzati nelle aree più a rischio, con potenziali ripercussioni negative anche sulla trasmissione degli impulsi di politica monetaria. Qualora la scala di questi effetti divenisse rilevante, potrebbe risentirne la stessa stabilità del sistema finanziario». Analisi svolte da Bankitalia hanno messo in evidenza il fatto che in Italia «nel nostro paese, oltre il 20% dei prestiti al settore produttivo viene erogato a residenti di aree ad elevato rischio alluvionale; il flusso di credito, inoltre, risulta correlato negativamente con l’esposizione al rischio, specialmente quando i debitori sono costituiti da piccole e medie imprese».

Sempre maggiore è l’interesse che la Banca d’Italia volge verso una politica di investimento ‘green’. «Quest’anno – dice Visco – la Banca d’Italia ha deciso di adottare una strategia di investimento che integra considerazioni ESG (Enviromental, Social, Governance ndr.) nella gestione del proprio portafoglio azionario». Per quanto attiene il metodo utilizzato precedentemente, sono stati confermati i principi di neutralità del mercato e di diversificazione. Questo metodo è però stato integrato «con due tipologie di valutazioni. La prima esclude gli investimenti in titoli emessi da società che operano prevalentemente in settori non conformi al Global Compact delle Nazioni Unite – l’accordo, approvato nel 2004, che stabilisce i principi che le imprese dovrebbero seguire nelle aree dei diritti umani, del lavoro, della sostenibilità ambientale e delle misure per prevenire la corruzione. La seconda privilegia i titoli di quelle società che mostrano le valutazioni migliori sotto il profilo ESG».

Visco conclude quindi affermando che «la nuova metodologia comporta un significativo miglioramento dell’impatto ambientale dei nostri investimenti finanziari: le aziende incluse nel nuovo portafoglio si caratterizzano per un più basso grado di emissioni di gas serra (con una riduzione del 23%) e minori consumi di energia e di acqua (del 30 e del 17 per cento, rispettivamente). Ne consegue, altresì, una più efficace gestione dei rischi». Per il momento tale strategia è applicata agli investimenti azionari, ha precisato ricordando che «è in corso di valutazione la possibilità di estenderla ad altre classi di attività, quali le obbligazioni societarie».

Anna Maria Girelli Consolaro

Giornalista e conduttrice televisiva, Anna Maria dal febbraio 2010 lavora per Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995). Sin dall’infanzia è profondamente interessata e attratta da tutto quel che riguarda la natura e l’ambiente. Per questo, tra le sue grandi passioni, ci sono gli sport all’aria aperta e i viaggi. La sua attività giornalistica è sempre stata dedicata al settore delle eccellenze italiane e, su questo tema, ha condotto oltre 20 trasmissioni televisive, di cui è stata anche autrice. Moderatrice di convegni e conduttrice di eventi, per circa dieci anni Anna Maria ha scritto sulle pagine venete del Corriere della Sera.

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