Australia divorata dagli incendi: il punto della situazione
Dietro gli incendi che stanno devastando l'Australia c'è anche lo zampino del cambiamento climatico
L’Australia continua senza sosta, da settimane, la sua lotta contro gli incendi. Finora sono morte 18 persone e, anche se i roghi interessano tutta l’Australia, la situazione più drammatica si registra nel New South Wales.
La stagione degli incendi è sempre decisamente critica nel Paese, osservano gli esperti, ma quest’anno l’Australia sta vivendo la siccità peggiore degli ultimi decenni e nel mese di dicembre è stata colpita da un’ondata di caldo con temperature record, oltre i 40 gradi in numerose località.
My brother just sent me this video from yesterday at #MaluaBay where him and the rest of my family were stranded. #AustraliaFires #bushfirecrisis #Southcoastfires #AustraliaBurns #BatemasBay #RFS #NSWbushfires pic.twitter.com/LmZvZxWwrk
— Lord of the Blondes (@LordBlondes) January 1, 2020
Anche se in buona parte le cause degli incendi sono di origine naturale (oltre alla gravissima siccità, anche i venti intensi contribuiscono in modo significativo alla propagazione delle fiamme), nell’emergenza che sta affliggendo l’Australia lo zampino dell’uomo gioca un ruolo importante. In alcuni casi, infatti, all’origine dei roghi ci sono persone che appiccano gli incendi volontariamente: a novembre un ragazzo di 19 anni è stato arrestato nel New South Wales con l’accusa di aver provocato deliberatamente numerosi incendi per un periodo di sei settimane.
Come riporta la CNN, secondo gli esperti anche il ruolo dei cambiamenti climatici è importante, perché rendendo sempre più estreme le condizioni meteorologiche contribuiscono ad aggravare catastrofi naturali come gli incendi, che quest’anno in Australia si sono diffusi in anticipo e con maggiore intensità rispetto alla norma.