Clima

Italia, Luglio meno piovoso del normale nonostante le 9 perturbazioni: i dati

Solo sulle regioni di Nord-Ovest e in Sicilia ha piovuto più del normale

A livello europeo in luglio è stata osservata una situazione pressoché opposta rispetto a quella del mese di giugno a causa di un cambio sostanziale della circolazione atmosferica che ha visto nel Nord Europa prevalere strutture cicloniche invece di quelle anticicloniche come nel mese precedente, con conseguenti condizioni di tempo spesso perturbato e fresco. Nei settori meridionali del continente, invece, le anomalie bariche e termiche sono state positive, in particolare nella Penisola Iberica interessata dalla frequente risalita di masse d’aria sub-tropicale che hanno dato luogo a temperature vicine ai record storici, specie nell’ultima parte del mese. Queste due situazioni opposte nei due comparti dell’Europa hanno determinato uno scarto complessivo non particolarmente rilevante, pari a +0.2°C rispetto alla media del trentennio 1981-2010.

In Italia il mese di luglio è stato leggermente più caldo della media con uno scarto di +0.4°C distribuito abbastanza uniformemente sul territorio (da +0.4°C a +0.7°C) eccetto al Nord-Est dove l’anomalia termica è stata leggermente negativa (-0.1°C). Questo risultato non particolarmente significativo deriva dalla combinazione fra il periodo relativamente fresco della parte centrale del mese, in cui hanno prevalso afflussi di masse d’aria dalle alte latitudini, e i due periodi caldi all’inizio e alla fine del mese, corrispondenti a due ondate di calore: la prima piuttosto modesta in termini assoluti, cominciata alla fine di giugno, e con effetti non particolarmente diffusi, la seconda decisamente più intensa e diffusa su quasi tutto il nostro territorio. Durante questa seconda ondata di caldo le temperature sono salite fino a 39-40°C al Centro-Sud, rimanendo comunque lontane dai record storici.

Il mese è stato anche meno piovoso del normale (anomalia pari a -10%) nonostante il transito di 9 perturbazioni e alcuni eventi piovosi di notevole entità come i nubifragi al Nord i giorni 3 e 24, e gli episodi intensi al Centro-Sud il giorno 4, senza dimenticare i singolari nubifragi accaduti il giorno 15 in Sicilia, in particolare a Palermo città dove i circa 130 mm accumulati in poco più di due ore rappresentano un valore mai registrato in più di due secoli di osservazioni.

Sul dato complessivo hanno pesato le anomalie negative osservate al Centro (-37%), al Nord-Est (-30%) e sulla Sardegna (-69%), precipitazioni trascurabili rispetto ai valori climatici di riferimento già molto bassi); al Nord-Ovest e in Sicilia hanno, invece, prevalso gli accumuli più abbondanti della norma (+24% e +281% rispettivamente) in particolare sulla Lombardia (a Milano ha piovuto quasi il triplo della norma) e sui settori tirrenici e ionici della Sicilia dove si sono verificati gli episodi sopra accennati; al Sud si è avuto un sostanziale bilanciamento fra le zone più siccitose e quelle più piovose della media (+7%).

I dati parziali della stagione estiva mostrano una risalita del valore medio della temperatura leggermente sopra la media (circa +0.1°C) dopo il giugno relativamente fresco, ma confermano al momento il dato piovoso sopra la norma (circa +24%) a causa soprattutto degli abbondanti accumuli ereditati da giugno.

Da inizio anno continuano naturalmente a pesare le anomalie soprattutto dei mesi di gennaio, febbraio, aprile e maggio che sono stati molto caldi e poco piovosi. Infatti le anomalie complessive restano quasi della stessa entità del mese scorso con uno scarto di circa +0.9°C per quel che riguarda le temperature e circa -18% per quel che riguarda le precipitazioni.
A livello globale, secondo le elaborazioni della NOAA si tratta del 2° luglio più caldo con un’anomalia di +0.92°C rispetto alla media del XX secolo, pari a quella del 2016, appena un centesimo di grado sotto al record del luglio 2019. È notevole osservare che nove dei dieci luglio più caldi della serie storica si sono verificati nell’ultimo decennio, con gli ultimi sei in cima a questa classifica.

Simone Abelli

È meteorologo presso Meteo Expert dal 1999. Nel 1995 consegue la laurea a pieni voti in Fisica con una tesi sull’analisi statistica delle situazioni meteorologiche legate agli eventi alluvionali che hanno interessato l’Italia. Dal 1996 al 1998 svolge attività di ricerca nell’ambito del progetto europeo MEDALUS sul problema della desertificazione nel Mediterraneo. Dal 2008 al 2015, diviene uno dei meteorologi di riferimento delle reti televisive Mediaset. Principali pubblicazioni: “Il clima dell’Italia nell’ultimo ventennio” e “Manuale di meteorologia”.

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