Antartide, il Ghiacciaio Denman si è ritirato di 5 chilometri negli ultimi 22 anni
Sotto il ghiaccio c'è il più profondo canyon della Terra
Il ghiacciaio Denman, nell’est dell’Antartide, si è ritirato di quasi 5 chilometri nell’arco degli ultimi 22 anni. Lo rivela uno studio realizzato dai ricercatori dell’Università della California e della NASA JPL e pubblicato sulla American Geophysical Union journal Geophysical Research Letters. Si tratta di un dato preoccupante perché il ghiacciaio Denman, se dovesse fondersi completamente, potrebbe fa aumentare il livello dei mari di 1 metro e mezzo.
Secondo lo studio il ghiacciaio ha perso una massa di 268 miliardi di tonnellate di ghiaccio tra il 1979 e il 2017. Grazie alle immagini radar interferometriche del satellite COSMO-SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana, i ricercatori hanno potuto osservare il punto in cui il ghiaccio siede sulla terra a quello in cui galleggia sull’acqua. Le differenze del terreno su cui siede il ghiacciaio potrebbero influire pesantemente sul suo ritiro.
Sotto il ghiacciaio Denman c’è il più profondo canyon della Terra. Sotto il lato più occidentale del ghiacciaio Denman il terreno presenta un pendio piuttosto scosceso che contribuisce ad accelerare il processo di ritiro. Lo ha rivelato uno studio del dicembre 2019 pubblicato su Nature Geoscience, secondo cui la depressione del suolo si estende fino a 3500 metri al di sotto del livello del mare.
I ghiacciai della zona orientale dell’Antartide sembra risentire meno delle variazioni climatiche rispetto ai settori occidentali, ma i risultati di questo studio hanno fatto emergere un problema di instabilità del ghiaccio marino. «Il ghiaccio nell’ovest dell’Antartide – spiega Eric Rignot, co-autore dello studio e professore di Scienze dei sistemi naturali all’Università della California – si sta fondendo più velocemente negli ultimi anni ma, date le notevoli dimensioni, anche il ghiacciaio Denman potrebbe avere un impatto significativo sull’aumento del livello dei mari nel lungo termine».