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Andrea Bowers, l’artista che si occupa dei cambiamenti climatici

L'opera dell'attivista che vive a Los Angeles, conosciuta per il progetto "Climate Change is Real"

L’arte visiva e sensoriale non è indifferente alla crisi climatica, uno dei problemi più sentiti da questa generazione. In questo articolo vogliamo parlarvi di Andrea Bowers, artista e attivista che vive a Los Angeles, in California, conosciuta per il progetto “Climate Change is Real” commissionato da Yerba Buena Center for the Arts, un centro multidisciplinare di arti contemporanee con sede a San Francisco e il sostegno di Bloomberg Philanthropies, l’organizzazione filantropica che comprende tutte le donazioni di beneficenza del fondatore Michael R. Bloombergper, imprenditore ex sindaco di New York. Dopo che Trump aveva ritirato gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima del 2015, l’allora governatore della California Jerry Brown, aveva convocato il Global Climate Action Summit; tenutosi dal 12 al 14 settembre 2018 a San Francisco, mirava ad affrontare i cambiamenti climatici riunendo leader eletti a livello statale e locale. Brown aveva dichiarato: “Noi in California e negli stati di tutta l’America crediamo che sia il momento di agire, è tempo di unirsi, ed è per questo che a questo Summit sull’azione per il clima lo faremo”.

Andrea Bowers

In “Climate Change is Real”, a Miami, Andrea Bowers ha incorporato lo slogan titolare in una scultura di metallo con luci al neon lampeggianti; la questione del cambiamento climatico è particolarmente sentita a Miami poiché la città deve affrontare l’innalzamento del livello del mare. Per Andrea Bowers, classe 1965, creare opere d’arte pubbliche che affrontino questioni cruciali in momenti politici intensificati è uno degli aspetti più gratificanti del lavoro di un’artista. La sua pratica interdisciplinare comprende lavori di disegno, video, scultura e installazioni che mettono in primo piano l’esperienza di persone che dedicano il loro tempo e le loro energie alla lotta per la giustizia razziale, ambientale, lavorativa, dell’immigrazione e di coloro che sono direttamente colpiti dalla disuguaglianza sistemica.

 

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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