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È possibile passare un Natale green? Si, con i consigli del WWF

Per vivere un Natale amico del Pianeta, ogni anno il WWF pubblica il "Decalbero di Natale"

Luci, ghirlande e alberi addobbati già da tempo colorano strade e negozi con i più tradizionalisti che attendono l’8 dicembre per ricreare l’atmosfera natalizia. Questo clima festoso però ha un impatto sull’ambiente in termini di emissioni di CO2 che non deve essere sottovalutato. In più rispetto agli altri giorni dell’anno, diventeremo dei super-consumatori: i rifiuti in questo periodo aumentano in media del 30%. Il solo tradizionale scambio dei regali produrrà una montagna di circa 75000 tonnellate di rifiuti in carta e cartone, la capacità complessiva di una discarica di dimensioni medio-piccole. Ricreare l’atmosfera natalizia in casa può essere ancora più bello se fatto nel rispetto dell’ambiente. A darci qualche suggerimento per vivere un Natale amico del Pianeta ci pensa ogni anno il WWF pubblicando il “Decalbero di Natale”: 10 consigli green per produrre meno scarti, evitare gli sprechi, mangiare e fare regali sostenibili. Eccoli elencati qui sotto.

Foto di Светлана da Pixabay

1) Albero di Natale si ma sostenibile! La cosa migliore sarebbe avere un albero sintetico e continuare ad usarlo per più tempo possibile. Acquistare alberi finti dai mercatini dell’usato può essere un’altra opzione a basso impatto. Se proprio si desidera un albero “vero” preferire solo quelli coltivati localmente e venduti con radici nude o con zolla che assicurano alla pianta una durata prolungata. Sarebbe meglio tenere l’albero in casa per non più di 10 giorni e a temperature non troppo elevate; finite le feste, per non farlo morire, evitiamo di farlo passare dai 19°C del salotto agli 0°C esterni. È necessario qualche giorno in una zona intermedia (una veranda o un garage illuminato) e se disponiamo di spazio esterno, possiamo tenerlo ancora per qualche anno in un vaso molto grande così da assicurarci un bell’albero “a km 0” per i successivi Natali. L’albero non va assolutamente piantato autonomamente in natura perché rischia di arrecare un grave danno al patrimonio genetico dei nostri boschi. Qualora il nostro albero non sia sopravvissuto alle feste, ricordiamoci di portarlo all’isola ecologica, dove potrà essere trasformato in compost.

Foto di Simone Holland da Pixabay

2) Decorazioni riciclate, naturali e durevoli. Le decorazioni natalizie diventano spesso un tripudio di plastica glitterata che di solito finisce in discarica dopo qualche anno. Piuttosto che acquistarne di nuove, organizziamo uno scambio di decorazioni natalizie con gli amici, sarà un momento divertente e gratificante per riutilizzare ciò che abbiamo già e creare nuovi look per la casa. Si può anche dare un’occhiata in un negozio vintage per pezzi unici e intramontabili oppure, riunire amici o familiari per creare insieme decorazioni natalizie fai-da-te, ritagliando vecchie carte e cartoncini da legare poi con lo spago. Facendo una passeggiata nei giardini, nei boschi, possiamo cogliere da terra rametti, foglie colorate, ghiande, fiori secchi e utilizzarli insieme a bucce essiccate della frutta per realizzare dei bei centri tavola o decorare l’albero. Tutte queste decorazioni naturali, se conservate bene, possono durare anche anni.

Foto di Simone Holland da Pixabay

3) Illuminare meno e meglio = più risparmio. Esiste un modo per illuminare l’albero, la nostra casa, il giardino o il terrazzo in modo più sostenibile. Per gli esterni scegliamo luci dotate di un pannello fotovoltaico: 4-6 ore di sole sono sufficienti per averne 8-12 di luce! Albero e presepe teniamoli accesi solo la sera e con luci a led e ricordiamoci di spegnerli quando usciamo o andiamo a dormire. Diciamo addio alle batterie tradizionali prediligendo le ricaricabili che durano in genere da 2 a 5 anni e possono essere ricaricate centinaia di volte. Questi piccoli accorgimenti ci faranno ridurre il consumo di energia, senza rinunciare all’atmosfera natalizia.

4) Non sai mai cosa regalare?  Regala un po’ di futuro scegliendo una delle proposte WWF per questo Natale. Il tuo regalo sarà, per chi lo riceve, l’augurio di un mondo più ricco e pulito in cui vivere. Fra le idee antispreco, nella sezione Pandagift, ci sono la borraccia con il logo del Panda, pratiche shopper per evitare le buste di plastica e l’utilissima lunch box. Partecipando alla campagna WWF “A Natale mettici il cuore” quest’anno si potrà sostenere progetti a tutela delle specie in pericolo con un’adozione paper free.

I prodotti solidali Pandagift

5) Confezioni creative. La maggior parte delle confezioni regalo non può essere riciclata quindi consideriamo l’uso di iuta, vecchi giornali, fumetti, sacchette che non utilizziamo, ecc. Potrebbe essere divertente anche addirittura senza involucro: possiamo nascondere i regali non incartati in casa per una divertente “caccia al regalo”. È possibile anche realizzare confezioni riutilizzabili con l’utilizzo di scampoli di stoffe, foulard e vestiti che non usiamo più… oltre ad ottenere un pacco elegantissimo, è un modo per non sprecare la stoffa avanzata.

6) Regali in barattolo fai da te. Proviamo a realizzare dei regali personalizzati all’insegna dell’autoproduzione e del riciclo creativo. La nostra cucina è piena di prodotti di recupero o scarti che possono essere valorizzati diventando dei nuovi preparati a costo zero, riducendo gli sprechi. Con le bucce, i gambi, le foglie e i semi di molti prodotti che acquistiamo si possono realizzare conserve, dolcetti, infusi, frutta candita o al miele, salse, semi da sgranocchiare, spezie, polveri da utilizzare in cucina e ortaggi sott’olio. Possiamo sbizzarrirci con le ricette, poi confezioniamo il tutto riutilizzando i barattoli di vetro che abbiamo a casa, una bella etichetta di carta scritta a mano e componiamo dei graziosi cestini da regalare.

Foto di nicoletta zanella da Pixabay

7) Regaliamo esperienze. Tendiamo spesso ad accumulare oggetti e le nostre case sono sempre più piene, con il risultato che ci manca spazio. È ora di cominciare a regalare emozioni da vivere in compagnia invece che oggetti. Potremmo creare nuove tradizioni familiari sostenibili, passando del tempo con i nostri cari. Tra le idee ci sono il birdwatching, le passeggiate in parchi, oasi e aree naturalistiche, i trekking fotografici, la raccolta dei rifiuti o la piantumazione di un albero per simboleggiare il valore della natura.

8) Tavola sostenibile e fantasiosa. Iniziamo dalla tovaglia: di cotone o lino è da preferire a quelle usa e getta di carta o, peggio, di plastica. Non preoccupiamoci se non ne abbiamo una abbastanza grande: l’effetto mix and match è molto cool. Stesso discorso vale per i tovaglioli e le stoviglie, come insegnano gli esperti di home decor, nessuno ci vieta di utilizzarli uno diverso dall’altro. Per un giorno di festa come il Natale, rispolverate il servizio bello, quello della nonna o della vostra famiglia ed evitate le stoviglie usa e getta. Se proprio non potete farne a meno, scegliete quelle certificate come compostabili così da gettarle nell’organico. Di fatto però utilizzare i classici piatti e bicchieri, nonché le posate tradizionali consente di avere una tavola più raffinata e formale, perfetta per le feste. Se non abbiamo stoviglie ereditate, perché non acquistare un servizio vintage di seconda mano oppure chiederlo in prestito ad un amico? Per il segnaposto usiamo spezie ed erbe aromatiche e per un tocco di luce calda alla tavola possiamo mettere qualche candela in cera naturale certificata.

Foto di Jill Wellington da Pixabay

9) Natale tra gusto e sostenibilità. Per rispettare l’ambiente a tavola provare un menù biologico, con prodotti locali, di stagione e poca carne. Antipasti, primi, secondi e dolci: nella tradizione italiana esistono piatti vegetariani in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Puntiamo su specie di stagione e meno conosciute ma altrettanto saporite, a basso impatto ambientale e spesso anche meno care. Possiamo anche creare dei cocktail sfiziosi a spreco zero: gli scarti di cucina, come bucce della frutta e della verdura, oltre alle spezie, possono essere utilizzate nell’acqua, negli alcolici per offrire cocktail e bevande gustose e aromatizzate. L’acqua in bottiglia andrebbe evitata, visto l’altissimo consumo che se ne fa in queste occasioni e di conseguenza i molti rifiuti che si producono. Usiamo bottiglie di vetro con l’acqua di rubinetto lasciata decantare qualche ora. In alternativa si possono andare a riempire le bottiglie alla casa dell’acqua più vicina.

10) Outfit e trucchi stilosi ma ecologici. L’acquisto di un vestito nuovo da indossare solo una volta per le feste è da evitare, dato l’enorme problema dei rifiuti dell’industria della moda. Ci sono tante opzioni più ecologiche, sia che si tratti di investire in un marchio sostenibile, sia di acquistare di seconda mano o vintage. Il nuovo trend è infatti il preloved, capi usati, ma in perfette condizioni che, invece di finire in discarica, vengono rimessi sul mercato a prezzi bassi. Oltre ai negozi fisici, sono tantissime le app in cui è possibile vendere, acquistare o scambiare usato. Un’altra opzione è quella di affittare un abito, magari di alta moda per avere la soddisfazione di averlo indossato almeno una volta nella vita. Per il make-up quella della sostenibilità non è solo una tendenza, ma una necessità nata da una presa di coscienza diffusa. Scegliamo cosmetici all’interno di materiali riciclati e riciclabili, pensati per essere differenziati facilmente, o ancora meglio dentro imballaggi ricaricabili. Un nuovo trend sono i cosmetici solidi e “nudi”, ovvero venduti senza una confezione attorno. Oltre a prestare attenzione al packaging, è importante anche scegliere prodotti a base di ingredienti di origine naturale e con gli irrinunciabili glitter colorati ma di origine vegetale, privi di plastica.

Foto di un-perfekt da Pixabay

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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