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Dicembre 2020: in Italia il doppio delle piogge nell’anno più caldo di sempre

A livello globale anomalie termiche spaventose. Anche nel nostro Paese ha fatto più caldo del normale

Dicembre 2020 è stato per l’Italia in generale mite e molto piovoso. L’anomalia della temperatura media ha ricalcato quella del mese precedente, ossia pari a +1.1°C, ma nel contesto di una circolazione atmosferica totalmente differente che, mentre nel mese di novembre ha ostacolato il transito di perturbazioni favorendo una situazione siccitosa, in dicembre ha invece determinato diverse fasi perturbate, caratterizzate da precipitazioni anche molto intense e diffuse accompagnate spesso da forti venti meridionali.

Dicembre 2020: il doppio della pioggia a livello nazionale

A conti fatti, a livello nazionale, ha piovuto esattamente il doppio rispetto alla media (anomalia pari a +100%) che rappresenta uno dei valori più alti dal 1959; più precisamente si tratta del 2° dicembre più piovoso della serie, di pochissimo sotto al record del 1961 (+101%), e contemporaneamente il mese in assoluto più piovoso del 2020, con il transito di ben 11 perturbazioni per 26 giorni perturbati fra cui tre eventi nevosi significativi per le pianure del Nord, uno il giorno 2, un altro il giorno 4 e il terzo il giorno 28 (quest’ultimo particolarmente rilevante dati i 15-20 cm di accumulo fra Piemonte, Lombardia e ovest Emilia, ma fino a 25-30 cm nell’alta pianura lombarda).

Guardando più in dettaglio, emerge come in molte città del Nord abbia piovuto il triplo e oltre rispetto alla media, come ad esempio a Milano, Bologna, Genova, Bergamo, Brescia, Verona e Udine, mentre in diverse città del Centro e della Sardegna si è accumulato più del doppio del quantitativo normale, come ad esempio a Roma, Perugia, Pisa e Alghero. Solo in poche zone le precipitazioni si sono avvicinate alla media e in alcuni casi rimanendo anche leggermente sotto, come a Torino, Pescara, Napoli e Catania. Le abbondanti piogge del mese hanno fatto risalire sensibilmente il bilancio annuale che, proprio alla fine dell’anno, è tornato vicino alla media con un insignificante scarto negativo (-1%), determinato da valori nella media al Nord, leggermente sotto la media al Centro e leggermente sopra al Sud e Isole.

Dicembre 2020: in Italia più caldo del normale

L’anomalia termica di dicembre (come riportato sopra pari a +1.1°C) nell’ambito della serie storica dal 1959 rappresenta il 7° valore più elevato, insieme al 2011 e al 1959, dovuto in gran parte agli scarti rilevati sulle regioni peninsulari, in modo particolare quello del Nord-Est (+1.8°C, il 5° valore più elevato di quest’area) e quello del Sud (+1.3°C). Il dato di dicembre ha contribuito a consolidare l’anomalia annuale al notevole valore di +0.89°C che porta il 2020 al 5° posto fra gli anni più caldi dopo il 2018, 2015, 2014 e 2019.

A livello globale l’ente americano NOAA ha calcolato un’anomalia di +0.78°C rispetto alla media del XX secolo che rappresenta l’ottavo valore più elevato della serie storica dal 1880 e nello stesso tempo anche la più bassa anomalia mensile dal febbraio 2018. Notevoli gli scarti positivi osservati su Nord America, Europa, Nord Africa e area dell’Artico, mentre si sono distinti per le evidenti anomalie negative l’Asia meridionale e la fascia del Pacifico equatoriale, in quest’ultimo caso a causa della presenza de La Niña che, secondo le attuali proiezioni modellistiche, dovrebbe proseguire fino alla primavera.

Le elaborazione della NOAA sull’intero anno 2020, invece, hanno evidenziato un’anomalia di +0.98°C che rappresenta il 2° valore più elevato a soli due centesimi di grado dal primato del 2016 e tre centesimi di grado sopra il dato del 2019. Per l’Europa, secondo i calcoli del Copernicus Climate Change Service, si tratta del 5° dicembre più caldo con +2.3°C di scarto rispetto alla media del trentennio 1981-2010, alle spalle dei mesi di dicembre del 2019, 2016, 2007 e 2012; in evidenza soprattutto le notevoli anomalie osservate in Scandinavia e sui Balcani.

Un nuovo record, invece, è scaturito dall’elaborazione sull’intero anno: il 2020, infatti, per il nostro continente è stato il più caldo della serie storica con un’anomalia pari a +1.6°C, sensibilmente sopra il precedente record di +1.2°C relativo al 2019, 2015 e 2014.

Simone Abelli

È meteorologo presso Meteo Expert dal 1999. Nel 1995 consegue la laurea a pieni voti in Fisica con una tesi sull’analisi statistica delle situazioni meteorologiche legate agli eventi alluvionali che hanno interessato l’Italia. Dal 1996 al 1998 svolge attività di ricerca nell’ambito del progetto europeo MEDALUS sul problema della desertificazione nel Mediterraneo. Dal 2008 al 2015, diviene uno dei meteorologi di riferimento delle reti televisive Mediaset. Principali pubblicazioni: “Il clima dell’Italia nell’ultimo ventennio” e “Manuale di meteorologia”.

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