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Fridays For Future, a settembre la Giornata Mondiale di Azione per la Giustizia Climatica

Annunciato anche il prossimo Sciopero nazionale per il Clima: sarà il 9 ottobre

Fridays For Future Italia ha annunciato oggi, in una nota, la “Giornata Mondiale di Azione per la Giustizia Climatica“, che si terrà il 25 settembre. «Siamo costretti a tornare in piazza per chiedere alle istituzioni di agire – spiegano gli attivisti -. La pandemia ha reso evidenti le contraddizioni del nostro sistema economico e sociale, costringendoci ad affrontare la realtà, ascoltare la scienza e trattare ogni situazione di emergenza come tale. Nonostante ciò la crisi climatica continua ad essere ignorata e trascurata dalla classe politica. Nessun governo – men che meno quello italiano – ha cominciato ad affrontare in modo serio i numerosi richiami ed allarmi che la comunità scientifica ci ha fornito fino ad oggi. I politici hanno tutti gli strumenti per comprendere la portata esistenziale dell’emergenza ambientale, climatica ed ecologica che stiamo affrontando. Gli incendi, gli uragani, la siccità, la distruzione dei raccolti, le alluvioni e le migrazioni stanno già oggi mietendo vittime e di anno in anno rendono la vita sempre più difficile a milioni di persone in tutto il mondo».

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Il 2020, spiega Fridays For Future, «deve essere l’anno dove cominciare ad implementare le giuste politiche di transizione ecologica, dove lavorare per avere una speranza di contenere il riscaldamento globale entro i + 1.5 gradi di aumento medio delle temperature globali rispetto ai livelli pre-industriali, evitando così le conseguenze peggiori della crisi climatica. Ogni paese dovrà far e la sua parte, e rispettare gli accordi di Parigi che ha sottoscritto per salvaguardare il nostro clima e conseguentemente il nostro futuro su questo pianeta».

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Per la Giornata Globale di Azione per la Giustizia Climatica, «i gruppi di Fridays For Future di tutta Italia si uniranno ad altre migliaia di città del mondo nella protesta per il diritto ad un futuro, attraverso azioni, flash mob e mobilitazioni».

Le istanze avanzate dagli attivisti sono chiare: «in aggiunta alle nostre richieste fondamentali – spiegano -,come l’azzeramento delle emissioni climalteranti entro il 2030 e la giustizia climatica, ribadiremo l’importanza dell’istruzione nella lotta alla crisi climatica: è dai luoghi della conoscenza che si deve cominciare a  costruire una nuova coscienza critica e un futuro vivibile per tutti. Non possiamo permettere che subdole operazioni di greenwashing si insinuino nel nostro sistema scolastico».

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Fridays For Future in piazza anche il 9 ottobre per lo Sciopero Nazionale

Fridays For Future ha annunciato anche che nelle due settimane successive proseguiranno le azioni di protesta, «fino ad arrivare al 9 ottobre, che sarà il giorno del Climate Strike nazionale. Nelle città italiane si terranno scioperi e cortei studenteschi. Invitiamo tutte e tutti a scioperare da una giornata di scuola o di lavoro e ad unirsi alla mobilitazione della propria città, o organizzandone una da zero. Affinché l’adesione sia sicura per tutti, ci impegneremo a rispettare le disposizioni di sicurezza per la protezione contro il Coronavirus – assicurano gli attivisti -. Le azioni varieranno di città in città in modo da poter garantire ovunque la sicurezza dei partecipanti».

L’importanza di ripartire nella direzione giusta

«Come affermato da molti scienziati ed economisti, le misure per la ripartenza dopo il lockdown sono un’occasione irripetibile per avviare la riconversione ecologica, facendone lo strumento per risollevare l’economia – creando nuovi, diversi lavori – e risolvere al contempo i problemi sociali del nostro paese. Insieme a decine di esperti e associazioni, abbiamo raccolto nella campagna “Ritorno al Futuro” un gran numero di proposte concrete per il governo italiano, che tuttavia si sta muovendo nella direzione opposta, cercando di tornare alla “vecchia normalità”, il business as usual, incentivando l’economia basata sui combustibili fossili e spendendo denaro per ripristinare un passato malato e non per costruire un futuro migliore».

Siamo ancora in tempo per cambiare tutto. Ma dobbiamo fare in fretta, e trattare la crisi climatica come una vera crisi.

«Abbiamo bisogno che la politica dia la priorità alla sopravvivenza dell’umanità piuttosto che all’avidità di pochi – ribadisce Fridays For Future -. Abbiamo bisogno di una legge di bilancio rivoluzionaria, di un’economia non più basata sul PIL ma sul benessere, di un’Europa che si impegni a ripagare il suo debito con il sud del mondo».

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Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

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