Il Coronavirus? «Un’esercitazione» per quello che ci riserva la crisi climatica
Lise Kingo, direttrice esecutiva del Global Compact dell'Onu, ha avvertito che la crisi generata dal Coronavirus è solo «un'esercitazione antincendio»: «il modo in cui viviamo e produciamo non è sostenibile»
La pandemia di Coronavirus è «solo un’esercitazione antincendio» per quello a cui potremmo andare incontro con gli sviluppi della crisi climatica. Non ha usato mezzi termini Lise Kingo, direttrice esecutiva del Global Compact, iniziativa nata in seno alle Nazioni Unite per incoraggiare le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili.
«Il problema è che non è sostenibile il modo in cui viviamo e produciamo attualmente sul pianeta», ha spiegato Kingo, sottolineando come anche le proteste che si sono accese in tutto il mondo contro l’ingiustizia razziale mostrino l’urgenza di unire uguaglianza sociale, sostenibilità ambientale e salute. «L’unica strada da percorrere è creare un mondo che non lasci nessuno indietro», ha detto, sottolineando che ci sono «connessioni evidenti» tra la crisi causata dal Coronavirus, quella climatica e le proteste generate dal movimento Black Lives Matter»: «le questioni relative alla disuguaglianza sociale fanno parte dell’agenda per lo sviluppo sostenibile».
Sulla stessa linea il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Intervenendo alla conferenza virtuale dei leader del Global Compact Guterres ha affermato che costruire una società più giusta sarebbe essenziale per la salute del mondo, nonché per salvare il pianeta dalla crisi climatica e ambientale. «Oggi, il tessuto della società e il benessere delle persone dipendono dalla nostra capacità di costruire una globalizzazione equa», ha detto.
Secondo Guterres, «la pandemia ha sottolineato le fragilità del mondo, che si estendono ben oltre il campo della salute globale».
Anche l’ex governatore della Bank of England, Mark Carney, intervenendo alla conferenza ha detto che la crisi generata dal Coronavirus ha fatto emergere l’urgenza di affrontare la crisi climatica: «è una crisi che coinvolgerà il mondo intero e dalla quale nessuno può auto-isolarsi», ha detto.
Le oltre 10mila aziende iscritte al Global Compact delle Nazioni Unite sono state invitate a rafforzare gli impegni per la riduzione delle emissioni di gas serra, in linea con gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi per mantenere l’aumento della temperatura globale entro i 2 gradi. Secondo un rapporto elaborato dall’Onu per il 20esimo anniversario del Global Compact solo 4 aziende su 10 avevano obiettivi adatti ad adeguarsi ai progetti di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite entro il 2030. L’84% delle aziende ha intrapreso azioni per raggiungere gli obiettivi, ma meno della metà li ha incorporati tra le proprie attività principali, e appena il 37% – rivela il Guardian – ha progettato dei modelli di business finalizzati a raggiungerli.